Il tormentato ingresso della città nella confederazione della Corona d’Aragona segna la fine del suo reggimento secondo il modello comunale podestarile italiano che viene sostituito da quello di tipo barcellonese. In qualità di città ammessa all’unione perpetua alla Corona, Sassari diviene «città regia», attingendo vita giuridica da speciali privilegi concessi dal sovrano. Dell’intero corpus di privilegi concessi a Sassari, si sono salvati dalla dispersione solo poche tessere: alcuni sono confluiti, come aggiunte in copia, nei codici statutali, altri in una quindicina di pergamene e nei frammenti del cosiddetto Libro secondo dei privilegi.
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