cartografia storica
Negli ultimi decenni un importante filone di studi ha sottolineato il valore strategico dei giacimenti iconografici per la conoscenza delle nostre città e del nostro territorio. Archivi e collezioni, sia pubbliche che private conservano disegni e immagini che costituiscono l’espressione dell’identità urbana e regionale.
Oltre a costituire una insostituibile fonte documentaria sullo sviluppo abitativo della città, questo corpus raccoglie piani regolatori, di ampliamento e di risanamento, nonché la realizzazione di piazze, strade e di infrastrutture, piante e progetti edilizi dei più importanti edifici della città; e ancora i progetti dell’acquedotto, del mercato civico e del mattatoio.
La cartografia civica testimonia il modificarsi dell’imago urbis di Sassari e della sua identità urbana. I materiali d’archivio consentono di scandire i tempi del passaggio dalla città chiusa dal perimetro delle mura medievali alla Sassari tardo ottocentesca e novecentesca. Questo trapasso viene emblematicamente rappresentato dalla pianta dell’antico Castello Aragonese abbattuto cui si sovrappone quella della caserma militare che ne ha preso il posto.
Tra le altre testimonianze di tale trasformazione, ne è anche un campione fidato la cartografia relativa alla nascita di nuove aree, quali lo spazio quadrato della futura Piazza d’Italia che si apprestava a divenire il centro di un nuovo tessuto urbanistico.